Casa Bossi non è solo un monumento assoluto frutto dell’avveniristica genialità architettonica di Alessandro Antonelli, capace di unire lo splendore del neoclassicismo alla composta eleganza dell’ottocento, ma un vero e proprio luogo del cuore della Novara d’altri tempi. Di fronte ad essa si dischiude il maestoso panorama delle Alpi, mentre alle spalle, a pochi metri dal centro storico, svetta il simbolo maggiormente conosciuto di Novara, la Basilica di San Gaudenzio con l’imponente cupola, anch’essa opera dell’architetto Antonelli, che insieme alla Mole Antonelliana di Torino è tra gli edifici in muratura più alti del mondo.
L’orientamento planimetrico della Casa non allineato con il viale alberato su cui si affaccia, ma ruotato per migliorare il soleggiamento della facciata Ovest è la testimonianza di una sensibilità progettuale già improntata ad armonizzarsi con le condizioni ambientali e quindi in qualche modo già incline ad una eco-sostenibilità ante litteram.
Il fabbricato, con una superficie complessiva di 6.500 mq e circa 200 stanze, è un esempio straordinario di tecnica costruttiva grazie alla struttura basata su fulcri portanti che sostengono soffitti a volta molto ribassati. In tal modo viene anticipata con l’antica tecnica della muratura una versatilità costruttiva che nei paesi più industrializzati d’Europa si cominciava a realizzare in quegli anni solo con il ferro e il cemento armato. Con raffinate soluzioni estetiche gli spazi della Casa presentano un ricco apparato decorativo, oggi segnato dal tempo e reso unico da straordinari effetti delabrè.
Gli ampi spazi e la suggestiva ubicazione ne hanno fatto, e ne faranno certamente anche in futuro, un “teatro” naturale di manifestazioni ed attività di diversa natura che rinsalderanno la storia del monumento al tessuto sociale cittadino.