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Gli Astrologi Immaginari. Opera buffa di Giovanni Paisiello.
su un libretto di Giovanni Bertati in 2 atti (90 minuti)
per 4 cantanti solisti, 4 cantanti del coro et orchestra
27 luglio 2019
Arengo del Broletto
La sessione 2019 di Génération Baroque presenterà, per la prima volta nel nord Italia e in Francia, Gli astrologi immaginari, opera buffa di Giovanni Paisiello, composta e rappresentata nel 1779 alla corte di Caterina II di Russia a San Pietroburgo.
L’opera
L’opera – come richiesto alla Corte di Caterina II – è breve (1 ora e 30!) e divertente. Essa fu riproposta successivamente a Mosca, Vienna, Napoli, Parigi – nella versione francese ampliata, talvolta con il titolo differente I Filosofi immaginari. Haydn la diresse 33 volte a Esterhaza, un successo che supera quello delle sue opere buffe e ne testimonia la qualità e il fascino.
Il libretto, del tutto esilarante, tratta alcuni temi chiave: quello della idea fissa molto comune in Paisiello (vedi in particolare Socrate Immaginario del 1775 e Lo Sposo burlato del 1778), il conflitto generazionale e, naturalmente, il sotterfugio immancabile del travestimento.
Con brevi melodie, in pratica senza vocalizzi, due begli assiemi di dieci minuti ciascuno che concludono idue atti e qualche coro assai breve, il lavoro è notevole per la sua concentrazione e concisione e annuncia per diversi aspetti Il Barbiere di Siviglia portato a compimento tre anni dopo.
Personaggi
- Clarice: Valeria La Grotta / Georgia Tryfona
- Cassandra: Cristina Mosca
- Giuliano: Thomas Hansen
- Petronio: Nicola Ciancio
- Discepoli: 1. Valeria La Grotta / Georgia Tryfona – Fernanda de Araujo – 3. Carlos Arturo Gómez Palacio – 4. Léonard Schneider
Orchestra
- flauto traverso : Bianca Fiorito
- oboi : : Linda Alijaj – Timothée Vendeville
- fagotto : Kamila Wyslucha
- violini : Aleksandra Brzóskowska – Tiphaine Hervouet
- Alto/viola : Maxwell Alemán
- violoncello : Matylda Adamus
- contrabbasso : : Peter Ferretti
- clavicembalista, assistente : Geronimo Fais
Responsabilità
- Regia : Carlos Harmuch
- Assistente alla regia : Fernanda de Araujo
- Vocal coach : Roberto Balconi
- Preparatore voci e continuo : Iason Marmaras
- Direzione musicale e d’assieme : Martin Gester
- Registra delle luci : Christian Peuckert
Sinossi
Petronio è appassionato fino all’ossessione di astronomia e filosofia. Decide dunque di maritare le figlie Clarice e Cassandra a degli studiosi, percio’ respinge Giuliano, che è amato da Clarice. A differenza di Clarice, una ragazza semplice, sua sorella maggiore, la dotta Cassandra, è pure appassionata di filosofia. Per conquistare Clarice, Giuliano si traveste da centenario filosofo greco e afferma di essere in grado di ringiovanire grazie ad un elisir e di poter curare Clarice della sua ignoranza. Petronio gli affida entusiasticamente sua figlia e firma un documento, che gli sembra un atto di matrimonio, senza averlo nemmeno letto. Nel frattempo l’elisir funziona, il filosofo ringiovanisce e si trasforma nel bel Giuliano con grande disperazione di Petronio che si rende conto di essere stato ingannato.
L’intento
“Dal momento che abbiamo scelto Gli Astrologi Immaginari come argomento del laboratorio Génération Baroque 2019, sono apparse alcune domande: come mettere a confronto un gruppo di giovani solisti con un’opera di Paisiello e Bertati? Come lavorare in un laboratorio, su un’opera scritta 240 anni fa che fece « morir dal ridere » Caterina II di Russia? Le risposte dovrebbero ritrovarsi nelle caratteristiche stesse della drammaturgia applicata all’opera: la leggerezza e il divertimento, come in un gioco.
Il libretto di Bertati è concepito su tre temi : quello dell’idea fissa, quello dello scontro tra generazioni e quello del gioco del travestimento. Quest’opera è anche un esempio tipico dell’opera buffa dove il ceto più basso vince nella competizione tra gli strati sociali. Qui le ossessioni, i stratagemmi e i difetti dei personaggi sono genialmente amplificati per trasmettere un messaggio morale. Tuttavia, come è consuetudine nella commedia, l’obiettivo delle molteplici astuzie e artifici è di conquistare la simpatia del pubblico.
Per rispondere a questa sfida noi abbiamo immaginato un gruppo di giovani il giorno del trasloco di una biblioteca. Questi scoprono nelle scatole libri e oggetti che li spingono ad inventare un’attività teatrale con i suoi personaggi. Le situazioni dove si trovano coinvolti hanno un solo obiettivo : quello di scherzare e divertirsi e cio’, nello steso tempo, diventa un’inesauribile fonte di divertimento per il pubblico”.
Carlos Harmuch