“Si può fare” è il nome del progetto che offre un contributo a giovani dai 16 ai 30 anni che vorranno mettersi in gioco e realizzare iniziative, attività ed eventi per lo sviluppo della propria comunità. È sufficiente digitare il sito www.sipuofare.net e cliccare sulla propria regione per scoprire come partecipare. Sono 14 i soggetti del terzo settore (ognuno in regioni italiane diverse) che seguiranno i gruppi di ragazze e ragazzi che intendono cogliere quest’opportunità. L’obiettivo dell’iniziativa è di stimolare l’attivismo dei giovani verso la propria comunità e di facilitare la loro cooperazione con il territorio e le realtà del terzo settore. In più, si premia la collaborazione tra gli stessi ragazzi: il contributo concesso, da valutarsi sempre in base a criteri qualitativi, può variare anche in base al numero di partecipanti alla singola proposta.

Una rete nazionale per i giovani

Attraverso il finanziamento dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attivato grazie ad un bando del 2017, è finalmente in attuazione dall’autunno del 2020 questo progetto con il coordinamento di Cantiere Giovani (Campania) e il relativo partenariato costituito da: Comitato d’Amore per Casa Bossi (Piemonte), Comunica Sociale (Campania), Circolo Cas’aupa (Friuli Venezia Giulia), Goodwill (Calabria), Arcoiris (Sardegna), Opera Segno dell’Alta Marroggia (Umbria), Gruppo di volontariato Solidarietà Onlus (Basilicata), Comunità Sulla Strada di Emmaus (Puglia), Differenza Donna Onlus (Lazio), Piazza Viva (Trentino Alto Adige), Spazio Pieno (Abruzzo), La Goccia onlus (Marche), , YouNet (Emilia Romagna), Cieli Aperti (Toscana). Inoltre, si avvale del supporto di Rete Iter e della Fondazione Riusiamo L’Italia.

I giovani e la loro comunità: perché impegnarsi come “cittadini attivi”

“Si può fare” è da intendersi come una sperimentazione legata a un modo nuovo di coinvolgere le giovani e i giovani, nata dalla necessità di interessare anche chi non ha esperienze di volontariato e di impegno sociale. L’obiettivo a lungo termine, invece, è di far diventare sipuofare.net una piattaforma che continui negli anni a raccogliere adesioni di altre realtà non profit d’Italia, creando un matching tra terzo settore, istituzioni e privati, per continuare a sviluppare questo tipo di opportunità d’impegno civile per i giovani.

Tornare a sognare: Casa Bossi?

Il Comitato d’Amore per Casa Bossi nello sviluppo del progetto ha così l’opportunità di rappresentare la propria regione (come entità geografica) e di essere così il riferimento per tutte le ragazze e ragazzi piemontesi che si vorranno cimentare con questa sfida. Le specifiche azioni previste vedono come primaria cornice delle attività Casa Bossi, ovvero il palinsesto di eventi e iniziative del 2021 che si vorrebbe intitolare “TORNARE A SOGNARE”.

Le linee progettuali

Il progetto ammette le azioni di volontariato e di cittadinanza attiva che contribuiscano all’animazione e alla rigenerazione dello spazio monumentale di Casa Bossi, incrementando la sensibilità, la consapevolezza e l’attenzione di giovani e della cittadinanza tutta sul valore e il significato della valorizzazione del patrimonio culturale. Nello specifico, le proposte devono far riferimento alle seguenti linee di attività:

  1. Sperimentazione di linguaggi del contemporaneo (forme sociali, partecipative, audiovisive espositive e installative di arte contemporanea);
  2. Espressioni nelle arti performative (forme sociali, partecipative, educative delle arti performative in ambito soprattutto teatrale);
  3. Novara neoclassica (Casa Bossi come spazio di apprendimento e di esperienza relazionale immaginifica ed immersiva con stretto riferimento alla figura di Alessandro Antonelli e alle atmosfere del neoclassicismo novarese).

Fasi di sviluppo del progetto

FASE 1 (gennaio – febbraio)

Si invitano i/le candidati/e a contattare l’organizzazione locale di riferimento per qualsiasi tipo di supporto o chiarimento relativo all’Avviso.

FASE 2 (marzo)

I/le candidati/e preselezionati/e saranno contattati dall’associazione responsabile, per un confronto sulla fattibilità e sostenibilità delle proposte e per completare la procedura necessaria alla valutazione finale.

FASE 3 (aprile)

Comunicazione dei progetti vincitori, stipula dell’accordo per l’avvio del progetto, nel quale verranno specificate le modalità di tutoraggio e monitoraggio da parte dell’organizzazione locale.

FASE 4 (maggio – ottobre)

Attuazione dei progetti in armonia con il palinsesto di attività di Casa Bossi.

Le selezioni non saranno condotto attraverso il mero criterio analitico della proposta scritta, ma prevedono momenti di confronto e di dialogo con i proponenti, anche attraverso specifiche iniziative di supporto e accompagnamento.

Il bando per il Piemonte è disponibile al seguente link
https://www.cantieregiovani.org/wp-content/uploads/2020/12/Modalit%C3%A0-partecipazione_Piemonte-CasaBossi.pdf

Altri documenti scaricabili:
addendum_casa_bossi
formulario_APS Comitato d’Amore per Casa Bossi