03
Dicembre
19:06

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Compagnia DOMESTICALCHIMIA
Ideazione Francesca Merli e Camilla Mattiuzzo
Con Davide Pachera, Massimo Scola, Laura Serena e un gruppo di spettatori in sala
Regia Francesca Merli
Drammaturgia Camilla Mattiuzzo
Movimenti scenici e video Elena Boillat
Musiche e sound design Federica Furlani
Scene Flavio Pezzotti
Light design Isadora Giuntini
Grafiche e locandina di Ehsan Mehrbakhsh
Una produzione di DOMESTICALCHIMIA con il contributo di Cantiere Moline, Emilia Romagna Teatro e Armunia

SINOSSI
I personaggi di questa storia non hanno un nome. O meglio, ce l’hanno, ma non lo scopriremo mai. “Dov’è tuo padre?”, chiede la madre al figlio, “Dov’è tua madre?”, chiede il padre al figlio, “Dov’è la mamma?”, chiede il figlio al padre, “Hai mangiato?”, chiedono tutti quando non sanno cosa dire. Se attraverso il linguaggio si costruisce e penetra la realtà, quella di “Una classica storia d’amore eterosessuale” è una realtà fatta di funzioni, dove i nomi propri scompaiono insieme alla capacità di darsi un’identità precisa. Ci si definisce attraverso un ruolo, o meglio, attraverso un’interpretazione di esso, mediata da tradizionali luoghi comuni: una madre non può bere una birra, un padre non può mettersi a piangere e un figlio non può non somigliare a nessuno dei due genitori. Ma che succede quando l’abito che ogni giorno ci mettiamo addosso comincia ad andarci stretto?
“Se voi non vi amate, io non esisto”. È l’appello che il figlio fa ai genitori: amatevi ! Sempre, ogni giorno, come il primo giorno. Nel corso della storia (dell’umanità) l’amore è venuto definendosi come il principio fondante del nucleo familiare. Senza amore non c’è famiglia, senza amore non c’è nessuna famiglia. Ma non è sempre stato così: un tempo i figli si facevano per avere qualcuno che lavorasse al posto proprio, per mandare avanti una stirpe, per avere degli eredi. L’amore era secondario, possibile ma non necessario.
Oggi non è così: l’amore serve e se svanisce (succede!) va ritrovato, ricostruito o, come nel nostro caso, ricordato procedendo a ritroso nel tempo. Ma bisogna fare molta attenzione perché, come il più fuorviante dei sentimenti, può anche rendere la vita insopportabile.
NOTE DI REGIA
Una Classica Storia d’Amore Eterosessuale nasce da una constatazione: “Nessuno di noi può evitare di essere figlio, possiamo scegliere di essere genitori o amanti o amici, ma essere figli è una di quelle poche condizioni umane che ci accomuna”. Ci siamo trovati a parlare di questo, quando eravamo alle soglie dei trent’anni. Forse, perché ad un certo punto ti soffermi a riflettere sulle tue origini. Origini che non hai scelto, ma a cui sei stato destinato inesorabilmente. Origini che non comprendi ma con le quali ad un certo punto della tua vita ti trovi a fare i conti.
Il desiderio che anima il nostro spettacolo è quello di sperimentare una nuova modalità di messa in scena indagando temi classici quali l’amore, il linguaggio, la sessualità e la famiglia.
Non vi fate trarre in inganno: Una Classica Storia d’Amore Eterosessuale non è una storia di genere. E’ una storia di sesso e dei vari modi di viverlo all’interno di un nucleo familiare ‘drammaticamente classico’ (per parlare di ruoli: una madre e un padre, o meglio, una moglie e un marito, non possono fare sesso con qualcun altro. E questo è “classicamente un dramma”). L’ansia da prestazione del primo appuntamento, la passione del conoscersi, la scoperta del corpo dell’altro, l’abitudine, la routine, la noia, il calo del desiderio. “Non mi guarda più le tette” sono tappe quasi ineludibili di un incontro che, da perfetta magia, può anche trasformarsi in un incubo. Ma come si può far fronte alla freudiana “dittatura del perbenismo” in un contesto all’interno del quale ci si definisce soltanto per ruoli?”. Francesca Merli e Camilla Mattiuzzo

PROGRAMMA SERATA:
Ore 20:00 Reading-Spettacolo a cura di Alessandro Barbaglia in collaborazione con Borgate dal vivo
Ore 21:30 spettacolo “Una classica storia d’amore eterosessuale”
Ore 23:00 – 24:00 Drink and talk

Ingresso 10 Euro.

Dettagli

Data:
13 Settembre 2019
Ora:
19:00 - 23:30
Organizers:
Comitato d’Amore per Casa Bossi, Cabiria Teatro