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Novembre
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Collage.
Opere di Aldo Racchi.

A cura di Riccardo Caldura

25 maggio-7 luglio 2019

aperto il Sabato 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.00 e la Domenica 16.00 – 19.00

Iniziativa inserita nell’ambito di DocumentAria. LE PAROLE E I VOLTI DI UN’ATMOSFERA URBANA.
Progetti espositivi e convegnistici a piano terra che hanno come focus la città, la sua storia, i protagonisti della sua cultura attraverso la riscoperta di figure e momenti legati alle arti, visive ma non solo, per poter rileggere Novara nei suoi aspetti meno noti.

La ricerca artistica non necessariamente dipende da un percorso formativo accademicamente definito, né dipende dalla precocità o meno di una vocazione. A volte matura lentamente, lungo strade del tutto individuali,  favorita, come in questo caso, dal particolare contesto della professione lavorativa.

Aldo Racchi  (Arona 1920¬- Novara 2008), segue le orme del padre Giuseppe nella conduzione della nota cartoleria novarese, fondata nel 1902. Aldo diventerà direttore della ditta di famiglia nel 1958, assumendo, come ricorda Enzo De Paoli, anche la rappresentanza per l’Italia della Elco Papier di Basilea. La carta è il materiale che determina la ricerca di Aldo Racchi, rappresentando il punto di contatto fra la professione e la vocazione artistica, concretizzatasi in una costante attività espositiva, proseguita fino al 2002. I suoi lavori sono soprattutto composizioni non figurative, di matrice geometrica. Un gioco combinatorio lieve, ma con una notevole sensibilità formale che si richiama ai linguaggi astratti delle avanguardie storiche e alla loro ripresa negli anni Sessanta e Settanta. La tecnica principale è quella del collage. Paolo Fossati parlava di Racchi come di “un argonauta del collage”, che intraprende il proprio viaggio fra le rotte suggerite di volta in volta dai frammenti e dalle pieghe del materiale. I primi lavori risalgono al 1973-74, e già rivelano sicurezza nel comporre strutture e campiture cromatiche, con una attenzione agli equilibri visivi dei vari elementi.  La selezione che si propone a Casa Bossi, grazie alla collaborazione con gli eredi di Aldo Racchi, permette di comprendere in modo esaustivo lo sviluppo nel tempo della sua ricerca nonché la ricchezza formale delle sue composizioni, che prevedono l’utilizzo non solo del collage, ma anche di pastelli e tempera, e di sottili inserti polimaterici. Una varietà di soluzioni dagli esiti imprevedibili e qualitativamente sorprendenti.

Dettagli

Inizio:
1 Giugno 2019 @ 10:00
Fine:
2 Giugno 2019 @ 19:00