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Un progetto di comunità tra riuso creativo e visione glocal
Cantiere della Conoscenza è un percorso di contaminazione tra artigianato tradizionale e digitale, design e mestieri dei settori culturali e creativi. È un’azione di sviluppo economico in sinergia con le associazioni di categoria per fare di Casa Bossi un “Cantiere formativo e dimostrativo” utile ad implementare competenze da riutilizzare in tutte le grandi operazioni di restauro del patrimonio architettonico e urbanistico pubblico e privato della città, in particolare quello dell’’800 e del primo ‘900.
Gli operatori che parteciperanno al Cantiere della conoscenza avranno la possibilità di dimostrare la loro Maestrìa con un piccolo intervento che assumerà valore di “vetrina dell’eccellenza artigiana”.
Novara Glocal invita cittadini, imprenditori, banchieri, professionisti, intellettuali a confrontare le loro idee e proposte con un nuovo Codice Economico Creativo, un modello più evoluto ed espansivo di quello connesso solo al sistema produzione-consumo, un approccio dove antichi patrimoni incontrano nuovi valori generando fonti di conoscenza imprevedibili e inaspettate. L’utilizzo di Casa Bossi come educational context costituisce parte integrante di questa linea progettuale.
Attraverso la progressiva rifunzionalizzazione del piano terra di Casa Bossi è attivato uno spazio di co-working gestito in collaborazione con Enne 3 network la rete di incubatori di idee della provincia di Novara. Enne 3 network, in cinque spazi diversi tra Arona, Borgomanero e Novara, tra cui Casa Bossi che punterà soprattutto sui settori culturali e creativi. L’iniziativa si sviluppa anche grazie all’endorsement della Fondazione Giannino Bassetti di Milano che intorno al concetto di “innovazione responsabile” insita nel progetto, esprime la propria mission di ricerca e sviluppo dei grandi processi di transizione del mondo contemporaneo.
Spazio di esplorazioni del contemporaneo è il modo di intendere Casa Bossi come spazio per grandi eventi culturali a partire dalle mostre e le esposizioni d’arte. È il contesto guida per lo sviluppo di contenuti culturali come dimensione spazio-temporale di linguaggi da esplorare e delle loro possibili ibridazioni. È il modo per occupare l’enorme spazio vuoto della casa con invenzioni che ne sfruttino ed esaltino il potenziale immaginifico (e quindi installativo e perfomativo).
Piemonte antonelliano proietta Casa Bossi come baricentro di un itinerario culturale e turistico sulla figura e l’opera dell’architetto Antonelli, il più grande progettista italiano del XIX secolo. Si propone di animare la rete dei siti “antonelliani” del Piemonte e della Lombardia, con l’obiettivo di divulgare l’intera opera antonelliana; implementare studi e ricerche sulla vita e le opere dell’Antonelli e del contesto storico-architettonico di riferimento; promuovere iniziative di scambio di buone pratiche in tutti i settori turistici e culturali collegati ad esperienze di studio, recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio antonelliano o coevo.
Casa Bossi per qualità monumentale, posizione e articolazione degli spazi si presenta come un luogo ideale di incontro e interscambio, una vera e propria piattaforma per generare nuove conoscenze dall’incontro tra diversità. In particolare il piano terra si è rivelato come particolarmente adatto a diventare uno spazio pro-attivo di Educational Context denominato Agorà attraverso lezioni partecipate, corsi, cicli formativi, workshop, seminari, nonché lo sviluppo di forme sperimentali di apprendimento.
Casa Bossi si è affermata in questi anni di primo riuso creativo come straordinaria location per shooting video-fotografici. Hanno effettuato riprese di moda particolarmente significative: Brunello Cucinelli, Odda magazine con la collezione dell’archivio Moschino; Made in Milan, Christian Fischbacher e tanti altri. Essa si è altresì confermata come straordinario spazio dell’immaginifico valido per infinite ambientazioni e suggestioni visive ed emotive che rappresentano una delle linee di implementazione progettuale oltre ad un’opportunità di creare valore a più livelli. È in tale contesto che si possono annoverare le esperienze sviluppate con i Negrita che hanno girato a Casa Bossi il videoclip “Il gioco” per lanciare l’album “9”, oppure le scene del film “La libertà allo specchio” con intensa interpretazione di Pamela Villoresi che interpreta momenti della vita di Evangelina Alciati, pittrice piemontese del primo Novecento.
Ri-costruzione è il programma di animazione socio-culturale avviato nell’estate del 2013 finalizzato a sviluppare attraverso pluralità di linguaggi, modelli e forme espressive nuovi CONTENUTI E SENSO DI COMUNITÀ dove l’istanza collettiva del recupero e valorizzazione di Casa Bossi aspira a diventare simbolo o metafora di rivitalizzazione di un contesto sociale, culturale e creativo. La musica, il teatro, la letteratura e la libera discussione rappresentano le principali aree di iniziativa. Dall’anno 2016 il programma Ri-costruzione si trasforma in Scenari per meglio esprimere il cambiamento in attività consolidata e riconosciuta all’interno del panorama culturale novarese.